Ultental / Val d’Ultimo – ultimo paradiso dell’Alto Adige

 


Anche nella iper-turistica e antropizzata regione dell’Alto Adige esistono zone montane selvagge dove la natura è preservata e la presenza dell’uomo è limitata e poco impattante.

Una di queste zone si trova a non molta distanza dal grande centro urbano di Merano ed è la Val d’Ultimo. Considerata una delle valli più incontaminate dell’Alto Adige, ha mantenuto viva e intatta la sua cultura contadina.

Si tratta di un lungo solco vallivo che dall’abitato di Lana si sviluppa in direzione sud-ovest per 40 km fino ad arrivare, nella sua parte più alta, all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio. Le cime che contornano la valle fanno parte del gruppo dell’Ortles sud-orientale (molte superano i 3000 metri di quota).

Caratteristica principale di questo comprensorio è il susseguirsi di antichi masi, prati verdi e fitti boschi di abeti e larici. Al di sopra del limite della vegetazione arborea vi sono ben 30 malghe ben gestite e i vecchi masi “accoppiati”, tipici di questa zona, sono distribuiti armoniosamente nel paesaggio fino ad un altitudine di 1800 metri.

I principali centri della valle partendo dalla parte più bassa sono San Pancrazio (736 m), Santa Valburga (1190 m), San Nicolò (1256 m) e Santa Gertrude (1501 m) alla testata della valle.

Piccoli centri urbani ben diversi dalle grandi località turistiche tipiche di molte valli altoatesine. Qui la ricettività è molto bassa e rappresentata soprattutto da appartamenti, residence o piccoli alberghi. Qui come in pochi altri posti è radicata la cultura contadina di stampo tirolese rappresentativa dell’intera provincia autonoma. I silenzi, l’assenza di turismo di massa, l’equilibrio tra uomo e natura fanno di questa zona alpina i suoi punti di forza.

il centro di San Nicolò

In estate molti sono in sentieri che permettono di raggiungere i tanti masi e malghe a media e alta quota ed è presente un sentiero “Sunnenseitweg” che li collega tutti.

Per l’inverno è presente anche un comprensorio sciistico piccolo ma ben strutturato (25 km di piste di ogni difficoltà), lo Schwemmalm, cha partendo dalla località di Pracupola con una moderna cabinovia porta direttamente oltre 2000 m di quota da dove si sviluppano gli ulteriori impianti di risalita, culminanti nella cima del monte Muta a 2659 m; da qui è possibile ammirare dall’alto tutta la lunghissima valle e verso est in lontananza si possono scorgere pure le Dolomiti occidentali (Puez-Odle e Catinaccio).

il comprensorio sciistico Schwemmalm


Colpo d'occhio su tutta la Val d'Ultimo dal monte Muta


Tra le pratiche invernali oltre allo sci alpino non manca un bellissimo tracciato di sci nordico che da Santa Valburga arriva in salita fino a Santa Gertrude tra i boschi e il torrente.

Sono presenti anche molti itinerari di sci-alpinismo abbastanza impegnativi e non manca neppure una pista da slittino artificiale da gara (pista Moscha), che dal bel rifugio Steinrast (1780 m) porta, dopo un 1,3 km di curve e sponde adrenaliniche all’interno di un fiabesco bosco, al parcheggio Weiberhimml (1520 m).

il rifugio Steinrast da dove parte la pista da slittino Moscha


Altra caratteristica della valle sono i numerosi laghi alpini artificiali che si trovano sia lungo la valle principale (lago Zoggler) che nelle vallette laterali della parte più alta delle montagne.

Da non perdere durante un soggiorno da queste parti è sicuramente la visita ai larici millenari (alti fino a 28 metri) raggiungibili da un facile sentiero di 20 minuti partendo dalla località di Santa Gertrude.

Masi a Santa Gertrude


Sempre a Santa Gertrude è presente anche uno dei centri visite del Parco Nazionale dello Stelvio, il “Lahnersage” molto interessante e interattivo, incentrato sulla fauna della zona.

A San Nicolò invece è presente il Museo Etnografico Contadino della Val d’Ultimo; che permette uno sguardo sul passato della vita rurale di queste zone.

Anche le chiese parrocchiali dei diversi centri urbani della valle sono testimonianza e custodi importanti della cultura sudtirolese.

Ultima curiosità: i suggestivi paesini di Senale, S.Felice, Lauregno e Proves sono considerati veri tesori e fanno parte delle località più antiche dell’Alto Adige.

Se vi ho incuriosito a sufficienza non resta che partire alla scoperta di questi luoghi incontaminati e autentici delle nostre Alpi.



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