Quanti di voi si sono mai chiesti chi sono gli autori di guide di montagna oppure come iniziano questo affascinante quanto particolare lavoro. Nasce per hobby oppure è fin da subito una professione specifica? E ancora..... cosa spinge uno scrittore a scegliere delle particolari mete, quali sono le difficoltà che si incontrano nel descrivere con precisione un itinerario. Bhe oggi lo chiediamo ad un amico personale, nonché un appassionato di montagna che è riuscito a coronare il sogno di poter lavorare in questo delicato settore di nicchia come è l'editoria di montagna. Un ragazzo di pianura con il cuore nelle Terre Alte. 
Spazi Verticali con questo articolo inaugura una nuova rubrica dedicata ad amici speciali con i quali dialogheremo insieme o lasceremo a loro la possibilità di narrare storie di viaggi che hanno cambiato o segnato almeno per un giorno la loro vita. 
Oggi iniziamo con Denis Perilli, autore di molte guide di montagna in collaborazione con Idea Montagna, una casa editrice della "bassa" come direbbero i montanari doc, ma già con un attivo e un repertorio di tutto rispetto nel panorama nazionale di settore.

Cos’è che ti spinge a scrivere una guida di escursionismo?
Se prendi in mano una guida sogni, la sfogli cercando un itinerario che sia alla tua portata oppure un’escursione in una zona che da tempo vorresti scoprire. Questo succede anche a me, anzi rileggere un mio lavoro mi fa mettere nel dimenticatoio le fatiche, le serate e i fine settimana passati a scrivere, a studiare, gli occhi sfiniti che si posano sullo schermo del pc. Spesso mi dà spunti e idee per un nuovo lavoro e allora scatta la molla, sprizza fuori la nuova energia. Diciamo che i sogni sono quelli che dettano tutte le linee guida e tirano fuori anche le energie più nascoste. Se poi pensi che puoi far sognare anche altre persone il gioco è fatto, è così bello sapere che probabilmente qualcuno potrà scoprire posti nuovi grazie al tuo lavoro. È come traslare le sensazioni che tu hai provato quando percorrevi gli itinerari descritti. Pensare che altri possano provare le mie stesse emozioni percorrendo un percorso pubblicato è una gioia immensa, mi dà una carica indescrivibile. Lo considero un messaggio positivo, una condivisione strana ma spesso efficace e gratificante soprattutto per chi la propone.

Ma chi sono le persone che concorrono alla realizzazione di un libro “che racconta” le montagne?
Per produrre una guida serve un lavoro di squadra, anzi “di cordata”, dove ognuno ha il proprio ruolo specifico e importante, anzi fondamentale. Il vero capocordata è l’editore, colui che finanzia le spese, che coordina tutto il lavoro e che poi promuove e commercializza il prodotto. C’è poi l’autore, quello che ci mette l’idea e la firma. Ci sono altre figure poi che operano dietro le quinte ma che sono fondamentali, ossia chi ha realizzato il progetto grafico e chi impagina, da vita a tutto il lavoro. Senza un layout efficace e una disposizione funzionale di foto, mappe e grafici (questi ultimi due spesso da elaborare o realizzare) un libro, anche se farcito di buoni contenuti, non potrà mai risultare piacevole e utile. Per capire quanto lungo sia il lavoro di realizzazione di un volume bisognerebbe essere in casa editrice quando arriva la prima copia, la soddisfazione si legge molto bene nelle facce di chi ci ha messo mano.

Ma qual è il lavoro dell’autore?
L’autore innanzitutto deve avere un’idea. Deve quindi verificare che si diversifichi da quanto già esistente sul mercato e la deve proporre all’editore. A volte succede altresì che sia l’editore a proporre un progetto alla persona o alle persone che ritiene più indicate. C’è poi la parte più divertente, ossia quella sul campo. Nel mio caso si tratta di escursioni, ma c’è chi percorre vie alpinistiche, sci alpinistiche o altro. Il tutto deve essere ben programmato, spesso il lavoro è notevole e c’è il rischio di non riuscire a fornire il materiale in tempo. In ambiente si scattano foto, si osservano e memorizzano elementi naturali, storici o culturali che possono dar valore all’escursione e a volte si prendono pure appunti. C’è quindi la successiva fase “a tavolino”, ossia la stesura della relazione. Qui subentrano altri elementi che devono essere preventivamente concordati con l’editore, ovvero il come fornire i dati per eventuali profili altimetrici e mappe.
Durante l’impaginazione c’è poi un confronto continuo con la casa editrice, perché eventuali mancanze o migliorie si possono capire solo strada facendo. Ci sono poi dei controlli finali e il libro può finalmente essere stampato e distribuito. Da non sottovalutare poi il lavoro di promozione attraverso i social e le serate di presentazione che vanno adattate ai vari contesti possibili.

C’è qualche trucchetto del mestiere che vuoi svelarci?
Trucchetti, per così dire, ce ne sono e non tutti possono essere svelati perché fanno parte del bagaglio che ogni autore si è costruito nel tempo. Io ne uso uno di banale che però ha stupito anche persone che frequentavano i monti da tempo. Faccio delle foto all’apparenza inutili, che quasi mai poi pubblico. Sono degli scatti che mi danno i tempi di percorrenza, visto che ogni foto digitale riporta l’ora di scatto. In questo modo posso ricostruire l’andamento e i tempi dell’escursione anche senza prendere appunti.

Hai dei luoghi del cuore?
I miei luoghi del cuore sono sicuramente sparpagliati sulle Dolomiti, ma per due zone riservo un affetto speciale: la Val di Zoldo, dove ho mosso i miei primi passi fra i monti, e le Dolomiti Friulane, rupi dalla bellezza incontenibile e circondate da silenzi davvero rari. Poi non disdegno qualche fuga verso montagne un po' più "fredde" quali l'Ortles-Cevedale e l'Adamello.

Progetti futuri?
L'anno prossimo sarò coinvolto in un progetto decisamente importante di cui sarò solo una delle numerose componenti e di cui per ora non posso svelare nulla. Sicuramente sarà un qualcosa di diverso da quello fatto finora e mi porterà a vedere e a frequentare la montagna in un modo inconsueto per me, stimolante e che mi incuriosisce non poco. Non vedo l’ora di partire… al momento non posso dire altro!



Alcune immagini delle Guide scritte dal nostro autore Denis Perilli
L'autore sullo spigolo della ferrata di Punta Anna (Tofane)



Commenti

  1. Si legge molta passione in queste righe. Complimenti per il lavoro fatto e buona fortuna per quello che verrà.

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