Al Ritmo delle Stagioni - Un Anno di Vita in Montagna
Appena mi
sono accorto di questo libro non potevo non acquistarlo e leggerlo tutto di un
fiato. Del resto per uno appassionato di montagna come il sottoscritto non si
poteva che essere curiosi di un titolo così, un pensiero che ogni tanto mi
passa per la testa e chissà a quanti di voi lettori di SpaziVerticali. Questa è
la storia di due trentenni, Alessia e Tommaso, che stanchi della città hanno
scelto di percorrere una strada alternativa, un esperienza di vita a contatto
con la natura per cercare la felicità al ritmo delle stagioni appunto.
Voglio
parlare e descrivere di questo libro e della loro avventura proponendovi
direttamente quanto hanno scritto nel loro sito/blog su questo progetto di vita
da cui è nato in seguito questa storia scritta.
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“Non siamo asceti né eremiti, non siamo
misantropi né asociali (tutt’altro!), siamo semplicemente due comuni trentenni
che, stanchi come tanti nostri coetanei di subire le sevizie di un’esistenza
disumana, violentata da regole e ritmi che riteniamo senza senso, hanno deciso di
prendere in mano le proprie vite per ricondurle su binari più vicini a bisogni
reali e aspirazioni personali.
Questi binari
ci hanno portato lontano dal grigiore
della città, dalle luci
al neon e dalle vetrine dei centri commerciali, fino al remoto capolinea di una
piccola borgata alpina, ultimo avamposto abitato, a 1400 metri di quota, di una
splendida vallata che ancora conserva buona parte della sua bellezza
primordiale e selvaggia. In questo contesto, finalmente liberi da uno stile di vita preconfezionato incentrato
sul lavoro e sul consumo di merci,
abbiamo iniziato a sperimentare una quotidianità a stretto contatto con la
natura, riscoprendone i ritmi e le leggi immutabili: il giorno e la notte, il
bello e il cattivo tempo, il ciclo della vita, l’alternarsi delle stagioni.
Così
facendo, abbiamo trovato finalmente modo
e tempo di nutrire le nostre passioni e di scoprirne di nuove: la coltivazione di un orto, la contemplazione
della natura in tutte le sue manifestazioni, lo studio e l’osservazione degli
animali selvatici, la raccolta della legna, la ricerca di frutti, funghi ed
erbe selvatiche, l’approccio a lavori manuali e di artigianato, la pratica di
attività creative e artistiche, la produzione di cibo fatto in casa, la
fruizione di prodotti culturali non relegata a semplice passatempo. Attività
fino a poco tempo fa soltanto sognate o vissute in modo marginale e
insoddisfacente come brevi fughe da esistenze e contesti alieni.
Senza saperlo
ci siamo avvicinati in punta di piedi a correnti di pensiero molto attuali e
tipiche della controcultura degli ultimi anni, come la decrescita volontaria, l’autoproduzione, la ricerca della
frugalità. Lo abbiamo
fatto muovendoci in modo indipendente, riconoscendoci cioè in certe filosofie
di vita solo dopo aver sviluppato noi stessi precise opinioni e punti di vista.
Per esempio, abbiamo appreso la base teorica della decrescita soltanto dopo
averla immaginata noi stessi. Questo ci ha dato coraggio, la consapevolezza di
non esserci fatti convincere da altri, di non aver “abboccato” a nessuna
ideologia. Anche per questo, ma soprattutto perché non ci sentiremmo mai in
grado di farlo, non vogliamo dare consigli o convincere nessuno a seguire le
nostre orme intraprendendo percorsi di vita simili al nostro.
Questo
progetto nasce piuttosto dalla volontà di raccontare la bellezza della natura e
di condividere la nostra esperienza,
anche in riposta a un evidente interesse espresso da amici, conoscenti e
perfetti sconosciuti che in modo diretto o attraverso i social network sono
venuti in contatto con noi e con la nostra storia. Una storia che non si
avvicina in nessun modo a un idillio, che non ci ha portati neanche
lontanamente a condurre un’esistenza priva di difficoltà materiali e turbamenti
interiori ma che tuttavia sembra presentare spunti di riflessione e stimoli
positivi. E di impulsi positivi, in un mondo dominato da paure, ansie,
sofferenza e negatività, dove la quasi totalità della comunicazione è urla,
minacce, insulti e lamenti, riteniamo esserci un grande bisogno.”
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Se anche voi siete curiosi di
conoscere tanti aneddoti di vita grazie a questa loro esperienza non vi resta
che acquistare questo libro e magari esplorando insieme anche il blog nel quale
è possibile scoprire come sta proseguendo ora la loro avventura.
http://www.alritmodellestagioni.it/
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