"La Manutenzione dei sensi" di Franco Faggiani
Fresco
di stampa e subito è entrato a buon diritto nella mia libreria.
Invito tutti gli amanti del genere di leggerlo e sono convinto che sarà una delle rivelazioni editoriali di questo 2018.
Non
potevo resistere alla tentazione di un libro con un mix di 3 importanti
elementi: titolo intrigante, immagine di copertina che affascina e una
interessante trama tutta da approfondire.
Un
nuovo romanzo con sfondo e co-protagonista la Montagna.
Una
storia raccontata dal suo autore Franco Faggiani, non alle prime armi
ovviamente, ma che in questo libro mette in risalto la sua sapiente capacità di
raccontare in modo fluido un racconto che sembra reale e che da una carica di
forza ed umanità ai propri personaggi, a mio avviso dal sapore autobiografico.
Ne esce un coinvolgente romanzo sul cambiamento, la paternità, la giovinezza,
in cui un padre e un figlio ritroveranno la loro dimensione più vera a contatto
con la natura, in mezzo ai boschi e ai prati d’alta quota delle Alpi
piemontesi, riappropriandosi di valori irrinunciabili come la semplicità e la
bellezza.
Se
il protagonista ufficiale del romanzo è Leonardo, assieme a Martino e a Nina
(Ninetta, la figlia legittima che però vive a Boston), l'altro è senza dubbio la
montagna.
Invito tutti gli amanti del genere di leggerlo e sono convinto che sarà una delle rivelazioni editoriali di questo 2018.
TRAMA – A un incrocio tra casualità e destino si incontrano Leonardo
Guerrieri, vedovo cinquantenne, un passato brillante e un futuro alla deriva, e
Martino Rochard, un ragazzino taciturno che affronta in solitudine le proprie
instabilità. Leonardo e Martino hanno origini ed età diverse, ma lo stesso
carattere appartato. Il ragazzo, in affido temporaneo, non chiede, non
pretende, non racconta: se ne sta per i fatti suoi e non disturba mai. Alle
medie, però, a Martino, ormai adolescente, viene diagnosticata la sindrome di
Asperger. Per allontanarsi dalle sabbie mobili dell’apatia che sta per
risucchiare entrambi, Guerrieri decide di lasciare Milano e traslocare in una
grande casa, lontana e isolata, in mezzo ai boschi e ai prati d’alta quota,
nelle Alpi piemontesi. Sarà proprio nel silenzio della montagna, osservando le
nuvole in cielo e portando al pascolo gli animali, che il ragazzo troverà se
stesso e il padre una nuova serenità. A contatto con le cose semplici e le
persone genuine, anche grazie all’amicizia con il burbero Augusto, un anziano
montanaro di antica saggezza, padre e figlio si riscopriranno più vivi,
coltivando con forza le rispettive passioni e inclinazioni.
«Sì, ha quasi otto anni. Un bellissimo bambino, con un carattere che
giudicheresti subito perfetto. Parla pochissimo, si fa sempre i fatti suoi, non
ama le smancerie, è adattabile, non si lamenta mai, dove lo metti sta. Ha
l’aria smarrita di un sognatore… il tuo ritratto spiccicato».
L'Autore Franco Faggiani:
ha lavorato come reporter in varie
zone del mondo, è appassionato di montagna e di fotografia, pratica sci di
fondo e arrampicate, ha alle spalle una variegata produzione letteraria che
annovera anche manuali e saggi frutto delle sue imprese. Dopo aver scritto di
economia, sport, vino, equitazione e dopo aver raccontato le avventure del
comandante Colleoni e della sua squadra di Forestali, affronta in questo
delicato romanzo una dimensione più familiare, toccando temi emotivamente
difficili: il lutto, la Sindrome di Asperger, le difficoltà lavorative, le
responsabilità genitoriali, ma senza appesantirli con drammaticità spicciola o
patetismi.
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