Belvedere sulla Marca Trevigiana: escursione al bivacco Ai Loff
Rilassante escursione che in poco più di
un'ora porta al Bivacco ai Loff, in meravigliosa posizione panoramica verso la
pianura trevigiana. Ideale per la primavera o l'autunno.
Gruppo Montuoso
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Prealpi Trevigiane
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Difficoltà
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E
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Dislivello
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Altitudine Massima
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Tempo
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2.30 ore
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Segnavia
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2
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Punto di partenza
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Passo di San Boldo,
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Dal Passo di San Boldo (712
m ) si imbocca la stradina
asfaltata (indicazione per Bivacco ai
Loff) che, passando accanto a numerose casette, prende quota con alcune svolte
in direzione del Passo della Scaletta; in questo tratto sono ben visibili i dirupi che dal passo precipitano verso sud. Dopo un buon tratto si lascia a
sinistra la strada che prosegue verso l'agriturismo Casera Campo e si imbocca
la carrareccia che in breve porta a Malga
Galliera (890 m circa), nelle immediate
vicinanze del Passo
della Scaletta (901 m - 0.30 ore).
Senza raggiungere il passo si imbocca a destra il buon
sentiero che risale
a tornanti nel bosco il versante orientale
di Cima Agnelezze; ben presto si esce su terreno
più aperto e panoramico con meravigliose viste
sulla pianura
trevigiana; su terreno
più scosceso si raggiunge una lapide
oltre la quale il sentiero comincia a attraversare con minore pendenza il ripido
versante meridionale di Cima Agnelezze; questotratto è un po' esposto ma il sentiero è sempre ben tracciato; si perviene ben
presto a una larga
sella prativa (1124 m ) dove si trova un
crocevia di sentieri; si prende a destra il sentiero che in breve in lieve
discesa ci porta al Bivacco
Ai Loff (1100 m , 1.15 ore) costruito
al riparo di una paretina rocciosa.
Si ritorna per lo stesso sentiero fino alla sella a quota 1124 m dove si imbocca il sentiero
N° 2 che con percorso
pianeggiante in direzione nord ci porta in breve ai prati della piccola Casera
di Costa Curta (1075 m , 1.45 ore)
ristrutturata di recente; il panorama qui si apre in direzione nord verso le Dolomiti
Bellunesi. Il sentiero ora diventa carrareccia e invertendo bruscamente la
direzione inizia a scendere nel bosco fino a riportare al Passo di San Boldo (712 m , 2.30 ore).
Pausa gastronomica: Antica Osteria La Muda di San Boldo
Curiosità:
l'accesso a questo itinerario avviene subito dopo aver salito il Passo San Boldo, che di per sé rappresenta già motivo di viaggio per la spettacolarità con cui questa strada sale ripida su tornanti in galleria.
L'infrastruttura viaria rappresenta un importante nodo di collegamento tra la Marca Trevigiana e la Val Belluna attraverso le Prealpi Bellunesi. I lavori cominciarono nel 1914 sotto la direzione dell'ing. Giuseppe Carpenè. Con l'invasione seguita alla rotta di Caporetto l'infrastruttura fu ultimata dal genio militare austriaco per esigenze strategiche; fu un'impresa memorabile (per la quale fu fondamentale la manodopera locale) in quanto l'opera, che vide peraltro lo scavo di cinque gallerie, si concluse in tempi brevissimi: da qui il soprannome "strada dei 100 giorni" (da wikipedia).
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